La Salvia si può assumere in diversi modi. Il migliore è sicuramente quello di fumarla. Tuttavia, la Salvia divinorum può essere assunta anche per via orale, ma gli effetti sono percepiti con minore intensità.
SALVIA: FUMARE
Le dosi qui riportate si riferiscono alla Salvia da fumare. È importante sottolineare che ogni persona può reagire in modo diverso alla salvinorina. Consigliamo quindi di iniziare con un dosaggio basso e, gradualmente, aumentare la dose, fino ad ottenere i risultati desiderati.
Foglie di Salvia: | ¼ grammo – 1 grammo |
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Estratto di Salvia 5x: | 0,1 – 0,3 grammi |
Estratto di Salvia 10x: | 0,05 – 0,15 grammi |
Estratto di Salvia 15x: | 0,03 – 0,1 grammi |
Estratto di Salvia 20x: | 0,025 – 0,075 grammi |
Estratto di Salvia 40x: | 0,012 – 0,037 grammi |
Probabilmente, vi starete chiedendo cosa significano i numeri 5x o 10x. Senza andare troppo nel dettaglio, il procedimento per produrre un estratto di Salvia è piuttosto facile da comprendere. Prendiamo come esempio il 10x, il più semplice da spiegare. Immaginate di avere 1000 grammi di foglie di Salvia per produrre un estratto 10x. La vostra quantità di foglie vi consentirà di ottenere 100 grammi di estratto di Salvia. Se prendiamo in esame il 20x, con 1000 grammi di foglie di Salvia riuscirete ad ottenere circa 50 grammi di estratto 20x.
Più elevato sarà il contenuto di salvinorina in un concentrato e meno quantità dovrete assumerne per ottenere gli effetti desiderati. Ecco perché è sempre meglio consultare le dosi raccomandate prima di assumere un estratto troppo forte!
Sconsigliamo di fumare la Salvia in una canna. Gli effetti saranno minimi. L’ideale è fumarla in una bonga (con raffreddamento ad acqua) o usando una pipa di grandi dimensioni. La bonga viene spesso raccomandata per il suo raffreddamento ad acqua, in quanto il fumo della Salvia tende ad essere molto aggressivo sui polmoni e sulle vie respiratorie. Quando si carica un braciere di una bonga con Salvia è preferibile usare un accendino a fiamma ossidrica, in modo da ottenere una combustione più uniforme. Aspirate lentamente, riempite la bonga di fumo giallastro e denso ed inalate. Provate ad inalare tutto il fumo e a tenerlo nei polmoni da 15 a 25 secondi. Cercate di trattenere il fumo nei polmoni il più a lungo possibile, per quanto difficile possa risultare. Il fumo della Salvia, infatti, tende ad essere piuttosto aggressivo sulle vie respiratorie, ma se doveste riuscire a trattenerlo a lungo, gli effetti miglioreranno sensibilmente. Se non avvertite alcun effetto dopo la prima assunzione, ripetete il processo per un massimo di 5 volte.
SALVIA: USO ORALE
Prima di tutto, bisogna sapere che l’ingestione di Salvia non è molto efficace. Tuttavia, è possibile realizzare da soli un “quid” da 8 a 20 foglie di Salvia fresca o da 3 a 8 grammi di foglie essiccate. Immergete il vostro “quid” nell’acqua e lasciatelo riposare per un massimo di 15 minuti. Tiratelo fuori ed iniziate a masticarlo lentamente. I suoi sapori amari non sono molto gradevoli, ma potete dolcificarlo con qualche cucchiaino di miele.
Deglutire durante la masticazione non produce alcun effetto. Quindi, assicuratevi di non inghiottire i succhi rilasciati dalle foglie. Cercate di tenerli invece in bocca il più a lungo possibile, dal momento che saranno le ghiandole salivari ad assorbire la salvinorina. Mantenete in bocca il “quid” per mezz’ora e cercate di non ingoiare o sputare i succhi durante la sua masticazione. Dopo circa 15 minuti sentirete i primi effetti e dopo 30 potrete sputare il “quid”. Dovreste così ottenere gli effetti desiderati che, in alcuni casi, possono durare fino ad un’ora, mentre in altri addirittura due, per poi affievolirsi gradualmente fino a svanire.